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Palazzo Farnese è un unicum per i suoi giardini, progettati dal Vignola , dedicando gran parte del suo tempo , al fine di realizzare un connubio perfetto , osmotico, tra natura ed architettura .
I giardini, volutamente collocati alle spalle del palazzo, sono un elemento architettonico caratteristico, di moltissime ville laziali tra la fine del Cinquecento e l'inizio del primo Seicento.
In questo luogo edificò una elegante casina , detta la Casina del Piacere , tra l'altro utilizzata come dimora estiva da presidente Einaudi durante il settennio in cui ricoprì la carica . Sono stati realizzati dal Vignola , sculture , fontane , ponti levatoi che conducono ai vari terrazzamenti , che rendono il complesso altamente suggestivo, per la correlazione topografica e stilistica tra il palazzo ed giardini, suddivisi in “Giardini bassi” e i “Giardini di sopra” , ricavati dallo sbancamento della collina . I ponti levatoi conducono alle fontane “dei Satiri” e “della Venere che sorge dal mare”.
L'impianto del giardino è da riferire al Vignola, ma il primo esecutore in realtà è Giacomo Del Duca che realizzò la Palazzina del Piacere, il Giardino Grande,la catena d'acqua, la cordonata, ed infine il recinto con la Fontana del Bicchiere.
I giardini realizzati all'italiana , sono un complesso monumentale , a ridosso del Palazzo, a cui lavorarono famosi artisti quali il Vignola, Giacomo del Duca, Girolamo Rainaldi.
i Giardini sono suddivisi in “Giardini Bassi” e “Giardini di sopra” e furono realizzati in tempi diversi, anche se derivano da uno stesso progetto , dell'architetto Jacopo Barozzi da Vignola.
Ai “Giardini Bassi” , posti alle spalle del palazzo, si accede da una delle sue stanze, sono stati realizzati dal Vignola . I Giardini sono la normale prosecuzione del Palazzo all’esterno e rappresentano in toto la chiusura simmetrica dell’Asse , che inizia con la cosidetta "Via Dritta" posta di fronte al Palazzo .
Per i Giardini Alti, è sufficiente percorrere il viale principale che diparte dai Giardini Bassi, dove ritroviamo i famosi abeti bianchi che il cardinale Alessandro fece venire nel 1584 da Camaldoli. Le fontane che adornano sia Giardini Bassi che Giardini Alti, sono alimentate attraverso l’acquedotto sotterraneo scavato nel tufo, proveniente dal lago di Vico.
Meritano attenzione in questa area l a Fontana del Giglio, la catena d’acqua dei Delfini, la Fontana del
Bicchierone con due Giganti recumbenti.